Le storie che curano
In questo libro di fatto sono riassunti i motivi della mia scelta universitaria, è bene ribadirlo a me stessa, anche per ritrovare i passi sul sentiero della vita. Non ho …
In questo libro di fatto sono riassunti i motivi della mia scelta universitaria, è bene ribadirlo a me stessa, anche per ritrovare i passi sul sentiero della vita. Non ho …
I regali di Natale azzeccati. Un libro lo è già di per sé. Questo poi, che parla di tutta la stanchezza che sento, ancora di più. Enrica Tesio ha questo …
Mio cuore, monello giocondo che ride pur anco nel pianto, mio cuore, bambino che è tanto felice di essere al mondo La vita? Un gioco affatto degno di vituperio, se …
Mentre leggevo sull’illustrazione naturalistica per un laboratorio di Aula Verde Lab, scopro il Codice Dioscorideo, la più antica copia illustrata dell’opera De materia medica, di Dioscoride di Anazarbo, medico e …
Ho sempre un libro di poesie con me. Le poesie mi servono a riempire i silenzi, ad accendere la luce quando è buio, mi servono da fazzoletto per le lacrime, …
Quando puoi scegliere tra avere ragione e essere gentile, scegli sempre di essere gentile. Delicato come una carezza, quasi sottovoce come le fiabe raccontate prima di dormire, e proprio come …
A quei momenti di vuoto, in cui non sappiamo dare colore ai ricordi importanti. Alla vita che si sta inaridendo dietro alle corse quotidiane, alle giornate frenetiche. A quando la …
Questo immenso non sapere di Chandra Livia Candiani è un libro dolcissimo ma con la potenza di un tornado, è capace di far tornare la fiducia in sé e nel cuore degli uomini.
Capita una sera che prendo cane e marito e vado in direzione di un paesino della Valnerina, uno dei tanti luoghi che ho imparato a conoscere e ad amare con Trekking Art. Direzione Chiesa di Sant’Antonio, sede della mostra fotografica “E di sostanza sferzante“, di Simone Vannelli e Laura Priami, curata da Franco Profili e Isabella Cruciani.
Mi piacciono gli intrecci di storie, persone e luoghi.
Certi libri sono delle rivelazioni improvvise, come un’esplosione che di botto ci sveglia e ci fa tenere, da li in avanti, gli occhi aperti.
Viviamo la nostra quotidianità con una sorta di cecità attenzionale, non facciamo quasi caso a niente, dettagli, particolarità di luoghi e persone, profumi, geometrie, sfumature di colori.
Viviamo così, senza meraviglia e perdiamo informazioni che magari non sono rilevanti ai fini dell’economia del mondo, ma nel bilancio emotivo dei nostri giorni si, eccome.