Nel bel mezzo della lettura affascinante di “A noi donne piace il rosso” di Daniela Farnese (Newton Compton Editori), in piena notte, mi si scarica l’Ipad.
Così resto col finale in attesa, trepidante, mi sembro un’adolescente e al mattino dopo decido di terminarlo, ho da fare per prima cosa una doccia, e sotto il getto caldo del phon, l’IPad si fa perdonare e mi lascia arrivare a fine storia d’amore, con un leggero tocco di indice.
Una storia d’amore, si, una di quelle storie d’amore che fanno tornare ai batticuore dei quindicenni e fanno bene all’animo, perché non è mica detto che per trovare “terapeutico” un libro bisogna tuffarsi solo tra le pagine dei grandi classici e dell’alta letteratura.
“A noi donne piace il rosso” scorre via tranquillo e fa dimenticare il mondo, con le sue descrizioni precise, che pare di starci e di vedere e riconoscere i personaggi.
E’ curioso come mi sia capitato tra le mani questo libro.
Chi segue My Therapy sui vari social sa che c’è questa abitudine di festeggiare i compleanni degli scrittori, così scopro Daniela Farnese.
Vado a leggere di lei e scopro questo suo libro, “A noi donne piace il rosso“.
C’è da fare una precisazione, io non ho mai bevuto vino, mi sono creduta per lungo tempo astemia, poi qualcosa è cambiato e d’un tratto mi sono ritrovata nel bel mezzo di un corso per sommelier.
Così ultimamente il vino è un territorio affascinante da esplorare, e non potevo non iniziare a leggere le prime pagine di “A noi donne piace il rosso” e subito comprare l’ebook non potendo aspettare l’arrivo del cartaceo (anche perché, assaggia tu che assaggio anch’io, continuo davvero a preferire il rosso!).
E’ un libro che può ben essere “somministrato” a chi è poco abituato a leggere, il linguaggio è fresco e moderno e la storia, che ricorda un po’ il film “Un’ottima annata“, scorre con lo stesso batticuore del film, provoca simili suggestioni e attrazione.
E’ un libro che può leggere chi subisce il fascino del vino e dintorni, ci sono molti riferimenti alle vigne, alla produzione e alla degustazione del vino.
E’ un libro che deve leggere chi ha fretta, chi vive di fretta, chi non sa cosa sia la pazienza, il respiro del cielo, il rumore delle piante che crescono, il suono del vento e delle nuvole.
La vigna insegna la pazienza.
E’ un libro che è pieno d’amore per la propria terra e chi mi segue sa che è una caratteristica fondamentale della mia vita. Archeofantasia ne è testimone.
Io ve lo consiglio e se vi va aggiungete la vostra recensione terapeutica nei commenti sotto 😉
“Le copertine dei libri hanno tutte l’aspetto invitante di porte spalancate su altri mondi”.
“Mi aveva insegnato che i libri erano l’unica, efficace medicina contro il terrore del tempo che passa”.
“Ogni volta che leggevo un romanzo che mi appassionava, mi fissavo con un nuovo lavoro. E’ incredibile che potere abbiano i libri“.