
Ho sempre un libro di poesie con me. Le poesie mi servono a riempire i silenzi, ad accendere la luce quando è buio, mi servono da fazzoletto per le lacrime, da selfie per un -raro- sorriso, per condividere con me stessa la bellezza.
Erri, si sa, lo adoro, e secondo me è poetico anche quando scrive in prosa.
Poche asciutte parole, e precise. Proprio come deve essere la poesia.
Guardavo ieri sera su RaiPlay “In scena, playlist per la poesia” con Jovanotti e Nicola Crocetti, che tra l’altro è l’editore anche di questo libro di Erri. Un bel programma allegro in cui si sono lette poesie e ci si è commossi. Crocetti dice che la poesia è descrivere le cose in modo preciso, “assoluto”.
Così è Erri, c’è poco altro da aggiungere alle sue poesie assolute, che suonano dentro.
Le metafore di Erri, sempre e anche in questo “Raccolto diurno” che ce l’ha anche nel titolo, richiamano la natura, il bosco, i sentieri di montagna.
Così si spiega la vita, l’amore.
Nessun artificio, nessun effetto speciale, ma c’è quel che serve dire con l’immediatezza di una frase che arriva per la strada più breve, senza rime, con precisione chirurgica.
Mi emoziona con semplicità.
Sono poesie bellissime, ma sentite questa:

Giuliana ✨