
“Dopo tanta
nebbia
a una
a una
si svelano
le stelle
Respiro
il fresco
che mi lascia
il colore del cielo
Mi riconosco
immagine
passeggera
Persa in un giro
Immortale”
G. Ungaretti
Questa poesia è l’immagine concreta di quanto la Natura sia di sollievo per il dolore dell’uomo, un dolore alleviato dal cielo sereno e dall’esigenza di scriverne.
Poesia e Natura Terapia.
Scritta nel bosco di Courton, Francia, a pochi mesi dalla fine della prima guerra mondiale (luglio 1918), il poeta, ancora al fronte, all’improvviso sente il bisogno di rinascere nella natura, osserva le stelle, sente l’aria fresca, poche parole e senza punteggiatura per esprimere è vero il sentirsi passeggeri dentro il ritmo immortale della natura, ma anche per dare luce a uno stato d’animo sereno, dopo tanto dolore.
Dedicata a chi non crede possibile che il dolore passerà.
Il sole poi tornerà.