Le storie che curano. Freud, Jung, Adler James Hillman Raffaello Cortina editore 1983
In questo libro di fatto sono riassunti i motivi della mia scelta universitaria, è bene ribadirlo a me stessa, anche per ritrovare i passi sul sentiero della vita.
Non ho mai avuto intenzioni di fare la psicoterapeuta, e allora perché ho scelto la facoltà di psicologia?
Per occuparmi di storie, narrazioni, intrecci, trame. E tanta poesia.
È un libro difficile, dopo tutti questi anni ho perso un po’ di vista la logica psicologica, l’ho letto in un’infinità di tempo, continuandomi a sentire, sempre, estranea a un linguaggio per addetti ai lavori.
Eppure ho proseguito, perché in fondo subisco il fascino della “struttura narrativa della mente” e della sua “base poetica”.
La mente crea immagini, storie incoerenti che vanno ricomposte; la mente crea narrazioni di avvenimenti, i racconti poi ci dicono cosa è avvenuto “dopo”. Il terapeuta si deve occupare della trama, ricostruire, ricomporre, svelare i perché degli avvenimenti. È un po’ il senso della terapia: restituire storia alla vita.
Le storie dunque curano. Averne ascoltate tante crea una mente avvezza alla ricostruzione di storie, anche psichiche, e dei loro significati.
Le immagini curano. Lavorare con le immagini che sorgono dalla nostra anima, immagini che sono autentiche, spontanee, è “poesia essenziale al cuoredelle cose”. Lavorare con queste storie che emergono è terapia.
Qui si arriva ad un argomento che mi ha sempre affascinato tanto: l’arte che cura.
Dar forma estetica alle immagini è un omaggio non all’arte ma alle immagini stesse, l’importanza delle parole è un modo di “mettere in relazione”.
L’arte in tutte le sue forme è un modo di dar voce all’anima, capirne i punti deboli, le resistenze, quindi immaginare la nostra vita.
Naturalmente è un testo tecnico e va molto più in profondità e nel dettaglio di quanto io riesca a riassumente, quel che mi pare degno di nota, e di scrittura in My Therapy, è proprio l’importanza delle storie che raccontiamo a noi stessi, che se ben costruite, analizzate, spiegate, possono curare.
“Il modo in cui ci immaginiamo la nostra vita è anche il modo in cui ci apprestiamo a viverla, perché la maniera in cui ci diciamo cosa sta succedendo è il modo in cui gli avvenimenti diventano esperienza”.