Ho comprato L’arte di insegnare il riordino ai bambini (Nagisa Tatsumi, Vallardi editore, 2017) non appena l’ho visto, perché a casa  mia l’ordine è ancora un concetto astratto, lontano chilometri dalla quotidianità.

L’ho letto in breve tempo, si legge bene, utile, scorrevole, offre, con semplicità, molti spunti di riflessione.

L’arte di insegnare il riordino ai bambini è un’arte che consiste prima di tutto nel chiarire il concetto generale di riordino ai genitori.

Nel flusso della vita quotidiana il riordino è qualcosa che conclude uno stato precedente, è un’azione atta a conservare una condizione confortevole ed è anche la preparazione alla successiva occasione utilizzo di un determinato oggetto.

Ecco cos’è il riordino dal punto di vista di Nagisa Tatsumi, non un’attività conseguente alla solita minaccia (se non metti a posto butto via tutto! Per me, poi, al plurale).

Il riordino è aver cura delle proprie cose e degli spazi altrui e in qualche modo anche delle relazioni con gli altri, il riordino è un atteggiamento che si insegna ai bambini attraverso il linguaggio non verbale e l’esempio, attraverso gesti da imitare perché accompagnati da un sentimento di contentezza, il riordino è un atteggiamento che aiuta a tenere in ordine anche dentro se stessi, quindi a migliorare la propria vita.

E’ importante che sia il bambino stesso a scoprire da solo l’appagamento, la felicità e il piacere che scaturiscono dal mettere le cose in ordine, arrivando a pensare: “Se il salotto è in ordine, tutti staranno meglio” o “Se lavo i piatti, la mamma sarà contenta e anch’io sarò felice”.

Perché ciò sia possibile nel libro ci sono molti consigli e numerose regole applicabili anche nei diversi periodi dell’anno, regole che riportano un po’ alla filosofia dello spaceclearing o decluttering, cioè l’arte di liberarsi del superfluo.

Non rimandare, ricordarsi sempre che completare qualcosa ci fa sentire meglio, mettere in moto braccia e gambe fa arricchire l’animo, un posto per ogni cosa e ogni cosa al suo posto, comunicare il momento giusto per riordinare, ad ognuno un compito, l’autonomia a partire dai 10 anni, gestire le quantità buttando via il superfluo.

Vale la pena leggerlo e fare delle riflessioni per trovare metodicamente le proprie modalità per gestire l’ordine, modellandolo sul proprio concetto di vita, famiglia, casa, quotidianità.

Giuliana

 

 

2 Comments

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.