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La piccola libreria del destino, scritto da Sophie Nicholls, uscito nel marzo del 2016, edito da tre60, mi è stato regalato dalla mia amica Alessia per il mio compleanno, lo scorso agosto. Lo specifico perché un libro regalato va sempre segnalato!

La piccola libreria del destino è un libro che mi ha fatto viaggiare tra lo Yorkshire e San Diego, tra il passato e il presente, tra la vita ordinaria di tutti i giorni e quella meno scontata, straordinaria, della spiritualità.

Mi piace questo tipo di letture, perché credo che un po’ della magia raccontata mi cada addosso come brillantini o come polvere di stelle.

Il bello è che ci credo veramente!
😉

La trama è un avvicendarsi di storie di donne, L’iraniana Madaar che cresce la nipote Fabia, la quale cresce da sola la figlia Ella, la quale ha una figlia, Grace di nome e di fatto. Ad un certo punto compare un’altra donna, Bryony.
Tutte fanno lo stesso sogno e insieme, dopo essersi riunite per via di un compleanno (i compleanni c’entrano, sempre, vedete?) cercano di decifrare questo strano sogno comune grazie a un libro (anche i libri c’entrano sempre!).

Sono donne che colgono i Segnali, che hanno un potere speciale, o forse no, è solo un sapere ascoltare l’istinto, far tacere la mente e dar voce al profondo, al cuore, agli impulsi dell’anima.

È un libro di colori e di profumi, di mille sensazioni tattili, un libro pieno di un po’ di tutto, crisi, cambiamenti, morte, lutto, magia, incantesimi, spiritualità, mancanza di fiducia in se stessi, pazzia, insicurezza, incertezze, tristezza, solitudine, meditazione, emozione, forti legami familiari, distanze, ricongiungimenti, messaggi tra Cielo e Terra.

È uno di quei libri che possiamo inserire nella categoria Libri Magici, uno di quelli che ci spiegano, con una storia,a che la magia consiste nello sfruttare “l’incredibile potere della nostra mente“, e che è fondamentale per una buona salute psicofisica, vivere il presente.

Ricco di descrizioni, di omissioni, di storie celate e poi svelate, mi ha fatto tornare in mente Donne che corrono coi lupi, quando ad esempio Fabia parla della fiaba di Cenerentola (Ah si. Povera Cenerentola, che aspetta di essere salvata dal suo bel principe. È un peccato che ci insegnino ad aspettare qualcuno che venga a salvarci), o quando Madaar cambia versione del finale di Cappuccetto Rosso (Cappuccetto salta sul letto, si mette le mani sui fianchi e grida, a pieni polmoni, Non mi fai paura, Lupo!).

È il libro perfetto per chi vuole più magia nella sua vita, per chi cerca nuovi orizzonti, ispirazione, visioni, meraviglia.

Grazie Alessia!

Giuliana 🙂

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